Il Buddhismo coreano si distingue da altre forme di Buddhismo per il suo tentativo di risolvere quelle che considera come incoerenze nel Buddhismo Mahayana. I primi monaci coreani credevano che le tradizioni che avevano ricevuto dalla Cina fossero internamente incoerenti. Per dedicarsi a questa tematica, essi svilupparono un nuovo approccio olistico al Buddhismo. Questo approccio è caratteristico virtualmente di tutti i maggiori pensatori coreani, e si è tradotto in una variante distinta del Buddhismo, che uno dei suoi maggiori esponenti, Wonhyo (617–686), chiamò il Tongbulgyo (“Buddhismo interpenetrato”). I pensatori buddhisti coreani perfezionarono le idee dei loro predecessori in una forma peculiare.
Attualmente, il Buddhismo coreano è costituito principalmente dalla corrente Seon. Il Seon ha un forte rapporto con altre tradizioni Mahayana che portano l’impronta delle dottrine cinesi Ch’an, strettamente collegato con lo Zen giapponese. Della corrente Seon fanno parte l’ordine Jogye, seguito dalla maggioranza dei buddhisti Seon coreani e l’ordine T’aego-jong, nato nel 1970 da una scissione dell’ordine Jogye. La principale differenza tra i due ordini consiste nel fatto che per i monaci T’aego il celibato e’ opzionale.
Anche altre sette, come il Won, di recente formazione, hanno attratto un notevole numero di seguaci.
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